lunedì

AMARCORD

Personalmente stò terminando un periodo particolarmente buio e difficile della mia vita

Naturalmente ciò che ne è conseguito è stata una pausa o "congelamento" della mia positività e ovviamente anche la mia ricerca visiva delle cose si è oscurata interrompendosi in una sorte di limbo sordo alle sensazioni.

In questo momento posso finalmente cominciare a lasciarmi accarezzare dalla luce  e dalla speranza che mi si prospetta davanti a me.

Per questa volta ma solo per questa volta voglio abbandonarmi a vecchi ricordi del passato ma solo per rispetto di essi.

La mia indole non ha mai dato troppa importanza alla fase nostalgica della vita, ho sempre prediletto una visuale cruda del presente proiettata nel futuro, la nostalgia è per me un freno, quindi non ammissibile alle mie aspettative di vita.

Questo piccolo Amarcord lo dedico perlopiù a me stesso non come proiezione di positività legata al passato, ma ad una maggior spinta per affrontare il futuro con un energia ancor più forte e rinnovata di luce e vigor proprio.

Queste immagini sono un frammento importante anche se non essenziale di una parte della mia vecchia vita.

Un Amarcord che vuole omaggiare la mia nuova di vita.

A coloro che non hanno o non sentono le forze per affrontare i loro problemi più insormontabili, voglio dir loro che solo l'amore ed il rispetto profondo per se stessi crea di conseguenza quella forza immensamente positiva che a sua volta permette di amare e rispettare a fondo i problemi stessi che comportano il tutto. Non bisogna vederlo come un egoismo ma come strumento atto ad apprezzate tutto ciò che ci circonda.

Nessuno si deve far male, il male è una forza indispensabile per l'equilibrio ma deve essere vista nella sua giusta dimensionalità, sopratutto dentro quella emotiva che è il nostro "motore".















sabato

effetto Dragan 3

Ho fatto un paio di tentativi per cercare di "evolvere" la mia tecnica di ritratto cercando di esprimere un risultato più "completo"
Ai miei visitatori il giudizio




mercoledì

VERDE

A volte non è sufficiente guardarci intorno per scoprire dei piccoli gioielli che ci circondano
A volte bisogna aver un minimo di spirito esplorativo per trovare ciò che non appare visibile.
Una piccola e semplice metafora
che può dare un piccolo ma significativo aiuto nella nostra vita.












lunedì

Gran Sasso

 2200 mt di altitudine hanno acceso in me 
un vecchio meraviglioso ricordo che non assaporavo da parecchi anni
Il paesaggio dipinge un sinergico equilibrio fatto di rari silenzi interrotti dal vento
L'amore per tutto ciò in me non è mai stato sopito
l'energia del contesto è tanto immensa quanto piccoli e insignificanti siamo noi









giovedì

Rocca Calascio

L'Abruzzo possiede un vastissimo patrimonio di castelli, tanto da meritarsi l'appellativo di 'libro aperto' sulla storia dell'incastellamento e dello sviluppo dell'architettura fortificata. Le valli e le scenografiche montagne sono spesso impreziosite da villaggi fortificati, rocche, castelli e torri che incidono fortemente sul paesaggio. Questo insieme storico-naturalistico riesce ancora oggi, come in poche altre parti d'Italia e forse d'Europa, a riportarci indietro nel tempo, grazie anche alla semi-inaccessibilità e dei secoli di isolamento patiti da questi insediamenti. Il posto d'onore spetta a Rocca Calascio...
... che con i suoi quasi 1500 metri di altitudine è il castello più alto d’Italia e fra i più elevati d'Europa, oltre che uno dei più antichi centri abitati dall'uomo in Abruzzo. 
E' una delle fortificazioni che maggiormente si fonde con l'impervio territorio roccioso che lo circonda, costruito interamente in bianchissima pietra calcarea e posto a cavallo di una cresta a dominio della valle del Tirino e della piana di Navelli. Da qui si può godere di una spettacolare panorama su Campo Imperatore e il Gran Sasso. Il suo ruolo principale era quello di controllare il più importante percorso tratturale aquilano che passava sotto le sue mura. 














venerdì

L'Aquila

6 aprile 2009
ore 3.32 del mattino.
Tante parole sono state dette
aggiungerne altre sembra inutile.
La paura ha un linguaggio proprio,
un linguaggio tatuato nel profondo dell'anima.
Come emiliano terremotato conosco bene questo linguaggio.
Questa città è già rinata.
A breve rinascerà anche il suo nucleo storico.
La vita ha ottenuto un altra vittoria
una vittoria sofferta ma sempre una vittoria.